Questo post è dedicato a tutti gli ospiti del nostro matrimonio, che non finiremo mai di ringraziare per essere stati presenti in un giorno per noi così importante.
Ve li vogliamo presentare raggruppandoli in base alla disposizione ai tavoli del ricevimento.
I tavoli in tutto erano 10 ed ognuno di loro aveva un nome che rimandava a qualche curiosità sui posti dove saremmo andati in viaggio di nozze.
Già che ci sono, prima di scoprire chi c'era, ho riportato anche la nota scritta da me medesimo dietro al biglietto con il nome del tavolo.
Iniziamo:
1. La Mamma di Bartholdi (Amici dello sposo)
La "Libertà che illumina il mondo", conosciuta più comunemente con il nome di "Statua della Libertà", è uno tra i più celebri segni distintivo di New York.
La statua raffigura una donna vestita con una lunga toga che con una mano regge una fiaccola simbolo della libertà e con l'altra mano un libro con inciso "4 luglio 1776", data dell'indipendenza americana.
La statua, opera di Gustave Eiffel (quello della torre) su progetto di Frédéric Auguste Bartholdi, scultore francese, fu realizzata a Parigi e donata dalla Francia agli americani per il festeggiamento del centenario dell'Indipendenza dall'Impero Britannico e in segno di amicizia tra i due popoli.
Per trasportarla fu smontata in 1883 scatoloni e portata a New York per mezzo di una piccola nave (che quindi ha dovuto fare diversi viaggi). A causa della grandezza dell'opera e dell'insolito trasporto, la statua fu inaugurata solo il 28 ottobre 1886, a dieci anni dal centenario dell'indipendenza.
Si dice che il volto della statua è ispirato alla mamma di Bartholdi.
Con i suoi 93 metri di altezza (46 di statua e 47 di piedistallo) al momento dell'inaugurazione la Statua della Libertà divenne la statua più alta del mondo togliendo il primato al Colosso di San Carlo (il Sancarlone) sito ad Arona, a pochi chilometri dalla sede del nostro matrimonio.
Chi c'era al tavolo
- Renato e Giorgia
- Bubu e Peggy
- Valerio ed Alessandra
- Gabriele, Giulia, Sofia ed Alice
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2. La casa di Charlie cade a pezzi (Daniele & Co.)
Tra le ville di Vip presenti a Beverly Hills, una delle più insolite è sicuramente la “Breakaway House” di proprietà di Charlie Chaplin.
Progettata dallo stesso Chaplin, per risparmiare sulla costruzione pensò di farla costruire ai suoi falegnami di studio durante il tempo libero.
Grande errore!!! I carpentieri, abituati a costruire set temporanei per i film, costruirono una casa che in breve tempo iniziò a cadere letteralmente a pezzi, tra il divertimento degli ospiti.
Nonostante la tendenza a rompersi, la casa era comunque impressionante e frequentata da numerosi ospiti ai quali Chaplin, padrone ispirato, suonava l'organo dalla enorme canna sistemato nella Sala grande e proiettava film inframmezzando tutto con le sue irresistibili gag come il fiore all'occhiello che spruzza acqua o la roteazione a 360° del bastone.
Chi c'era:
- Daniele e Nadia
- Antonio e Stefania
- Luigi Papi e Raffaella
- Pino e Giusy (i figli di Melina di Salerno)
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3. Cook e Venere (Enrico & gli amici dello sposo)
Il primo viaggio in Polinesia di James Cook, il più celebre esploratore dei mari del sud, rientrava in uno dei primi esempi di collaborazione scientifica internazionale: calcolare la distanza tra la terra ed il sole osservando il transito di Venere.
Partendo dalle teorie di James Gregory del 1633, ci si convinse che misurando da varie parti del mondo il tempo che impiegava il pianeta Venere per transitare davanti al sole, si potesse calcolare la distanza della terra dal sole stesso.
Per questo motivo nel 1768 Cook partì a bordo della HMS Endeavour alla volta di Tahiti per poter osservate il transito di Venere dall'oceano pacifico. Contemporaneamente Gran Bretagna, Austria e Francia organizzarono altre spedizioni per l'osservazione in Siberia, Norvegia, Madagascar, Terranova, San Pietroburgo...
James Cook arrivò a Tahiti il 13 aprile 1769 in tempo per osservare il passaggio del pianeta.
Per l'occasione fece costruire un piccolo forte ed osservatorio ancora oggi conosciuto come "Punto di Venere".
Sebbene la teoria dell'osservazione fosse esatta, a causa della scarsa strumentazione di misurazione, l'esperimento si rivelò un fallimento. Il viaggio, però, fece conoscere a James Cook quella parte del mondo che resterà la meta dei suoi viaggi fino alla sua morte dieci anni dopo.
Chi c'era:
- Enrico e Aurora
- Gianluca e Marta
- Ciccio e Cinzia
- Marilena
- Marsilio Turatti
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